La prova di RED dell’incredibile BMW M4 GTS, uno dei 700 esemplari del modello che ha il compito di continuare la tradizione di esclusività e fascino della gamma M. — Leggi l’articolo su http://www.red-live.it/
LA SOPRESA
Pensavo di ritirare per la prova una splendida BMW M4 Coupé. Pregustavo la virtuosa combinazione di eleganza e prestazioni delle vetture M, da assaporare indifferentemente tra centro città e strade di montagna. E invece. Invece ecco davanti agli occhi – un piccolo malinteso, dev’essere stato senza dubbio questo! – l’incredibile BMW M4 GTS, uno dei 700 esemplari del modello che ha il compito di continuare la tradizione di esclusività e fascino della gamma M.
Nata per amatori che si sfidano nei track days e per facoltosi collezionisti, la M4 GTS monta il celebre sei cilindri in linea M TwinPower Turbo da 7600 giri/min, qui nella configurazione da 500 cv (368 kW) di potenza e 600 Nm di coppia.
Sviluppato sui circuiti della MotoGP, dove è la “safety car” ufficiale, sfrutta l’iniezione d’acqua nei collettori di aspirazione per ottimizzare la combustione ed è stata sottoposta a un attento lavoro di ottimizzazione del peso, che ha permesso di contenere la massa in 1.510 kg. E così il rapporto peso-potenza ne ha guadagnato, con 3 kg per cavallo, capaci di far scattare da 0 a 100 km/h in 3″8, toccando la velocità massima di 305 km/h, limitata dall’elettronica di bordo.
Edoardo Margiotta
QUESTIONE DI FEELING
Il circuito di Franciacorta teatro del test offre il giusto mix tra velocità, cambi di direzione e curvoni in accelerazione. Condizioni utili per capire il comportamento del sei cilindri TwinPower Turbo della BMW M4 GTS, la frenata, la rapidità di inserimento in curva e soprattutto l’efficacia della comunicazione di telaio e sterzo. Il carattere del motore segue una curva di erogazione chiara: è robusto di coppia ai bassi e scatena potenza pura tra i 3.500 e 4.000 giri, regime in cui girante e valvole di scarico si aprono come paratie di una centrale idroelettrica. La spinta che è possibile sentire fino a quota 7.000 giri si ripete sistematicamente in tutte le marce e bussa nella schiena anche in quarta marcia. Il tempo di raccontarlo e il rettilineo del circuito bresciano è neutralizzato in una manciata di secondi.
Marco Selvetti
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2 комментария
che macchina…. stupenda!
insect at 1:12 lol